Cashback di Natale. Come funziona
Dai supermercati, ai negozi, ma anche – perché no – i pagamenti effettuati all’idraulico, al meccanico, all’avvocato, all’architetto e agli altri artigiani e professionisti. Dall’8 al 31 dicembre basteranno dieci pagamenti con carte di credito, carte di debito, bancomat e Satispay per ottenere il 10% di rimborso, fino a 150 euro in un solo mese.
È l’”Extra Cashback di Natale”, ovvero la prima misura di “Italia Cashless”, il piano messo a punto dall’esecutivo per incentivare l’uso di carte di credito, debito e app di pagamento al fine di ridurre l’uso dei contanti nelle operazioni di acquisto. Il tutto ha la finalità di colpire i pagamenti non tracciabili, in contanti, a rischio sommerso. Le somme arriveranno però a febbraio).
Il piano cashback non vale per gli acquisti online
Non importa il “valore” dell’operazione, basterà anche un caffè. Il cashback del 10% si fermerà però a 15 euro per ogni acquisto e a 150 euro in totale nel periodo interessato. In pratica se si spendono 250 euro si avranno indietro sempre solo 15 euro. E una volta arrivati al montante di 150 euro i rimborsi non crescono più.
È online il sito cashlessitalia.it, dove viene spiegato come accedere a tutti i sistemi premianti dei pagamenti digitali, inclusa la lotteria degli scontrini. Il cashback parte in modo strutturale dal primo gennaio ma una prima “sperimentazione” è già prevista in quest’ultimo scorcio di 2020. Ecco in sintesi i passaggi da fare.
La prima cosa da fare è assicurarsi di avere Spid (il Sistema pubblico di identità digitale) o la Carta d’Identità elettronica (Cie). La prima può essere richiesta a uno dei provider che trovi sul sito spid.gov.it. A rilasciare la seconda è il proprio comune di appartenenza.
Il passo successivo consiste nello scaricare l’app Io, l’applicazione dei servizi pubblici (io.italia.it). È la stessa già utilizzata per i pagamenti con pagoPa e per il bonus vacanze. Al momento è stata scaricata da 4,3 milioni di possessori di carte.
Dopo l’avvio del Cashback (8 dicembre), vanno abilitate le carte che si utilizzano per i pagamenti. Vanno indicati gli estremi delle proprie carte di credito e bancomat, aggiungendo il codice Iban del conto sul quale si vuole ricevere il rimborso.Sulla app sarà possibile controllare i pagamenti fatti, che danno diritto a ricevere indietro il 10%.
Una volta abilitate le carte, occorre fare un minimo di operazioni con pagamenti elettronici: 10 in questa fine di anno (dall’8 dicembre), 50 nel prossimo semestre. E, anche se è previsto un tetto di spesa che limiterà il “risparmio”, per i 100mila che faranno più operazioni nei semestri indicati ci sarà una sorta di “superpremio”, un super-rimborso da 1.500 euro.
Da gennaio i periodi considerati saranno semestrali – da gennaio a giugno, quindi da giugno a dicembre – e i rimborsi arriveranno entro l’agosto e il febbraio successivi. Questa volta però per ricevere indietro il 10% bisognerà fare almeno 50 operazioni anche se i “tetti” di quanto verrà restituito rimangono fissati a 15 euro per singola operazione e a 150 euro complessivamente. Ma il governo conta comunque di spingere su un forte utilizzo delle carte, promettendo ai 100mila maggiori utilizzatori il “superpremio” da 1.500 euro.
Fonte: www.ilsole24ore.com
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