Catalfo: definito un metodo di lavoro innovativo, fondato sulla cooperazione di tutti i livelli istituzionali

Catalfo: definito un metodo di lavoro innovativo, fondato sulla cooperazione di tutti i livelli istituzionali

Si è svolta ieri mattinaa, al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, la riunione del Tavolo che ha approvato il Piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato (2020-2022).

All’incontro – che è stato presieduto dalla titolare del Dicastero, Nunzia Catalfo – hanno preso parte, tra i numerosi partecipanti, anche i Ministri delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e del Turismo, Teresa Bellanova, e per il Sud e la Coesione Territoriale, Giuseppe Provenzano.

“Si tratta di un passo in avanti importante, per dare dignità a quei lavoratori finiti nelle mani di gente senza scrupoli – ha precisato il Ministro Catalfo – ma sappiamo bene che il lavoro da fare non è finito, che con il caporalato non possiamo né dobbiamo abbassare la guardia”. Una dichiarazione d’intenti che va ben oltre il Tavolo, lasciando intendere che il Piano triennale sarà più un punto di partenza che quello di arrivo.

Catalfo ha posto in rilievo quanto il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, sui temi specifici dello sfruttamento e del caporalato, abbia “definito un metodo di lavoro innovativo fondato sulla cooperazione di tutti i livelli istituzionali, delle parti sociali e della società civile”. Per questo, ha ringraziato gli altri Ministri che hanno contribuito al conseguimento dell’obiettivo, le associazioni, i sindacati, la Commissione Europea e l’Organizzazione Internazionale del Lavoro.

Il Ministro Bellanova ha illustrato le azioni messe in campo dal suo Dicastero, per combattere il fenomeno del caporalato. “Il risultato raggiunto oggi, ha messo in luce, è frutto di un lavoro congiunto, svolto con passione e impegno da parte di tutti, non un semplice risultato burocratico”. Bellanova ha anche ricordato quanto le imprese chiedano strumenti per liberarsi dal caporalato e come, chi governa, abbia “il dovere di assumere decisioni verso le persone sfruttate”.

Dal suo punto di vista, il Ministro Provenzano ha assicurato massima condivisione sull’argomento e ha richiamato l’attenzione su come alcune tra le misure inserite nel Piano siano in sintonia con le azioni intraprese dal suo Dicastero: “Abbiamo per obiettivo – ha ricordato – il superamento dei cosiddetti ghetti, per esempio con strumenti diretti all’inclusione abitativa. E si sta lavorando anche per il rafforzamento del trasporto pubblico locale”.

Due aspetti, quello degli alloggi e quello del trasporto, strettamente legati alla piaga del caporalato.

Nelle sue conclusioni, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha espresso il proprio compiacimento per il risultato raggiunto e ha ricordato come l’insediamento del Tavolo sia stato possibile grazie a un suo emendamento al Decreto Fiscale del 2018, tradotto in realtà tra i primi atti da lei compiuti dopo l’insediamento come Ministro.

Catalfo ha pure ricordato il peso delle azioni individuate dal Piano, finanziate dal Ministero con 88 milioni di euro: sistema informativo per il mercato del lavoro agricolo; innovazione e valorizzazione dei prodotti agricoli; rete del lavoro agricolo di qualità e certificazione dei prodotti; pianificazione dei flussi e potenziamento dei servizi d’incontro tra domanda e offerta di lavoro; alloggi dignitosi; soluzioni di trasporto; campagne di comunicazione; più vigilanza e contrasto; protezione e assistenza delle vittime; reinserimento socio-lavorativo delle vittime.

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