Il Bonus facciate verso un boom degli interventi: impatto da 4 miliardi
Il bonus facciate potrebbe valere circa 4 miliardi di euro nel 2020. Convogliando un quinto degli interventi di recupero edilizio realizzati il prossimo anno nel nostro Paese. È il gigantesco effetto che la relazione tecnica di accompagnamento al Ddl di Bilancio stima, provando a ipotizzare quanto il nuovo sconto fiscale del 90% sarà utilizzato negli immobili italiani.
Il nuovo bonus
La nuova detrazione, con un importo pari al 90%, potrà essere richiesta per le spese documentate sostenute nel corso del 2020 per gli interventi edilizi, inclusi quelli di manutenzione ordinaria, finalizzati al recupero delle facciate degli edifici. Lo sconto sarà diviso in dieci quote annuali di pari importo, sul modello di quanto avviene oggi per le ristrutturazioni.
Gli interventi realizzabili
Il nuovo sconto, nella pratica, sarà utilizzabile per un ventaglio molto ampio di interventi. Potrà essere portata in detrazione la semplice tinteggiatura, ma anche il rifacimento di marmi di facciata, balconi e grondaie. Senza dimenticare tutti gli impianti presenti sulla facciata (cavi televisivi, pluviali, illuminazione). Come ha spiegato il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, poi, ci sarà cumulabilità piena con gli sconti dedicati al cappotto termico.
L’impatto
L’interesse di professionisti, imprese e cittadini verso questa misura è molto alto. Le stime inserite nella relazione di accompagnamento alla manovra 2020 consentono, però, di fornire una prima quantificazione di massima dell’impatto che la detrazione dovrebbe avere nei prossimi mesi.
Gli investimenti movimentati
Il documento stima che le spese relative a questi interventi saranno, a regime, un quinto del totale delle spese di recupero edilizio: dal momento che queste spese (inserite oggi nel perimetro del 50%) valgono 19,5 miliardi, «la stima della spesa annua per recupero o restauro della facciata di edifici – dice la relazione – risulta di 3.900 milioni di euro, ed è incrementata, ai fini prudenziali, a 4.000 milioni».
L’incremento reale
Sono, quindi, 4 miliardi totali. Una parte di questi lavori, però, sarebbe stata realizzata comunque con il vecchio regime, che incentivava gli investimenti al 50%. Secondo il Governo, per la precisione, 2,4 miliardi di lavori (il 60%) sarebbero stati realizzati comunque, mentre 1,6 miliardi saranno indotti dallo sconto fiscale più conveniente.
Il confronto con gli altri sconti
Per dare un’idea di quanto sia alta questa cifra, basta fare qualche confronto. Ad esempio, secondo le cifre ufficiali dell’Enea, il 2018 si è chiuso con 3,3 miliardi di euro di investimenti mobilitati dalle detrazioni per l’efficientemento energetico: infissi, schermature, caldaie, ma anche riqualificazione globale dei condomini.
Fonte: IlSole24ore
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