Pensione Quota 100: il diritto non “scade”
Sulla riforma delle pensioni e in particolare suulla pensione anticipata con Quota 100 sono stati diffusi nei giorni scorsi molti dati di scarso successo della misura oltre che i giudizi negativi del Fondo Monetario internazionale e l’agenzia di rating Moody’s . gli esperti internazionali ritengono infatti che l’invecchiamento della popolazione avrà conseguenze notevoli sui conti pubblici e che quota 100 aumenterà, la pressione sulle finanze statali nei prossimi decenni . Il Fondo monetario internazionale ha stimato un ulteriore aumento del debito pubblico nel 2024 al 139 %.
D’altra parte l ‘adesione inferiore alle aspettative, rispetto alle stime iniziali, ha fatto pensare a possibili utilizzi diversi delle risorse risparmiate.
Il sottosegretario al Ministero del Lavoro Claudio Durigon ha contestato che la riforma non abbia avuto successo e afferma invece di essere soddisfatto, citando i dati INPS :: sono state presentate al 24 aprile 2019 (a tre mesi di distanza dall’entrata in vigore della norma) 144mila domande di cui:
per quota 100 125.000 domande
Opzione donna 12.500 domande
Ape social 7.500 domande (a tre mesi circa dell’entrata in vigore della legge che durerà altri tre anni).
In aggiunta ci sono le 55.000 mila domande delle pensioni anticipate con la normale procedura della Legge Fornero .
Secondo Durigon aver dato la possibilità di scelta sulla uscita anticipata dal lavoro a queste persone è comunque un risultato importante , anche rispetto alle pensioni garantite con l’Ape social del precedente Governo che in 18 mesi si sono fermate a poco piu di 23 mila. Il sottosegretario ha aggiunto che il Governo continuerà a impegnarsi sui temi previdenziali per cercare di venire incontro anche ai “lavoratori con quota 41, i precoci le donne che hanno avuto figli e licenziati prima della entrata in vigore della Fornero”.
In risposta a queste dichiarazioni il prof Leonardi , consigliere in tema previdenziale nella passata legislatura, con un posto su FB ha smentito invece che ci possa essere un tesoretto finanziario, da spendere in altre iniziative, in quanto i risparmi di quanto stanziato dal decreto 4 2019 per Quota 100 non possono essere riallocati a nuova spesa. Chi ha i requisiti oggi ha gode del privilegio unico di “poter fare la scelta anche piu tardi, per esempio tra tre anni. La copertura finanziaria deve rimanere almeno fino al 2021 a disposizione di tutta la platea di aventi diritto , anche coloro che non la utilizzano quest’anno”.
Fonte: IlSole24ore
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.