Bonus mobili ed elettrodomestici correlato alla ristrutturazione

Bonus mobili ed elettrodomestici correlato alla ristrutturazione

Per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione, si può usufruire della detrazione Irpef del 50% (la detrazione deve essere ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo).

L’agevolazione è stata prorogata dalla Legge di Bilancio 2020 (Legge n. 160/2019) che, all’articolo 1, comma 175, prevede la proroga anche per gli acquisti che si effettuano nel 2020, per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica, finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione.

Tale agevolazione, però, può essere richiesta solo da chi realizza un intervento di ristrutturazione edilizia iniziato non prima del 1° gennaio 2019. Per gli acquisti effettuati nel 2019, invece, è possibile fruire della detrazione solo se, l’intervento di ristrutturazione, è iniziato in data non anteriore al 1° gennaio 2018.

Si ricorda che le spese per l’acquisto di mobili sono calcolate indipendentemente da quelle sostenute per i lavori di ristrutturazione. In altri termini, le spese per l’acquisto di mobili possono anche essere più elevate di quelle per i lavori di ristrutturazione, fermo restando il tetto dei 10.000 euro.

Fruizione dell’agevolazione – Per fruire dell’agevolazione è indispensabile realizzare una ristrutturazione edilizia (e usufruire della relativa detrazione), sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici, sempre residenziali.

Come ha specificato l’Agenzia delle Entrate nella Guida “Bonus mobili ed elettrodomestici”, aggiornata nel febbraio 2020, la detrazione spetta anche quando, i beni acquistati, sono destinati ad arredare un ambiente diverso dello stesso immobile oggetto di intervento edilizio, oppure quando i mobili e i grandi elettrodomestici sono destinati ad arredare l’immobile, ma l’intervento cui è collegato l’acquisto, viene effettuato su una pertinenza dell’immobile stesso, anche se accatastata autonomamente. Inoltre, è da tenere in considerazione un altro importante aspetto: dal 1° gennaio 2018, infatti, vanno comunicati all’Enea gli acquisti di alcuni elettrodomestici per i quali si può usufruire del bonus (forni, frigoriferi, lavastoviglie, piani cottura elettrici, lavasciuga, lavatrici).

Tutte le informazioni sull’invio della comunicazione sono disponibili sul sito dell’Enea.

La mancata o tardiva trasmissione non implica, tuttavia, la perdita del diritto alle detrazioni (Risoluzione n. 46/E del 18 aprile 2019).

Interventi edilizi necessari per fruire della detrazione – Ai fini della fruizione della detrazione, gli interventi edilizi necessari sono i seguenti:

manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti, ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza;

restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile;

manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali.

Come ha precisato la sopra citata Guida dell’Agenzia, i lavori di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti (ad esempio, tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci interni) non danno diritto all’agevolazione.

Acquisti per usufruire della detrazione – La detrazione può essere ottenuta per gli acquisti di:

mobili nuovi – letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione. È escluso l’acquisto di porte, pavimentazioni (per esempio, il parquet), tende e tendaggi, altri complementi di arredo;

elettrodomestici nuovi – devono essere di classe energetica non inferiore alla A+ (A o superiore per i forni e lavasciuga), come rilevabile dall’etichetta energetica. L’acquisto è comunque agevolato per gli elettrodomestici privi di etichetta, a condizione che per essi non ne sia stato ancora previsto l’obbligo. Rientrano nei grandi elettrodomestici, ad esempio: frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavasciuga e asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi per la cottura, stufe elettriche, forni a microonde, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.

I pagamenti – Per fruire della detrazione sugli acquisti di mobili e di grandi elettrodomestici, occorre effettuare i pagamenti con bonifico o carta di debito o credito. Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.

Qualora il pagamento è disposto con bonifico, non è necessario utilizzare quello (soggetto a ritenuta) appositamente predisposto da banche e Poste S.p.a. per le spese di ristrutturazione edilizia.

La detrazione è ammessa anche se i beni sono acquistati con un finanziamento a rate, a condizione che, la società che eroga il finanziamento, paghi il corrispettivo con le stesse modalità prima indicate e il contribuente abbia una copia della ricevuta del pagamento.

In tal caso, l’anno di sostenimento della spesa sarà quello di effettuazione del pagamento da parte della finanziaria. Le stesse modalità devono essere osservate per il pagamento delle spese di trasporto e montaggio dei beni.

Documenti da conservare – La Guida dell’Agenzia delle Entrate elenca anche i documenti che devono necessariamente essere conservati ai fini della fruizione dell’agevolazione in commento:

ricevuta del bonifico;

ricevuta di avvenuta transazione (per i pagamenti con carta di credito o di debito);

documentazione di addebito sul conto corrente;

fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.

Fonte: FiscalFocus

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