Bonus mobili 2020: cosa rientra e cosa no
Il bonus mobili è stato prorogato per tutto il 2020 con la Legge di bilancio 2020 (L. 160/2019) . Per i contribuenti che intendono fruire del bonus è importante ricordare che possono essere detratti solo gli acquisti di mobili ed elettrodomestici “agganciati” ad una ristrutturazione. Per individuare quali siano, di fatto, i beni agevolabili è possibile fare riferimento:
per i mobili ad un elenco “esemplificativo” fornito dall’Agenzia delle entrate nella circolare 29/E/2013;
per gli elettrodomestici all’elenco fornito dall’allegato II del d.lgs. 49/2014.
Bonus mobili 2020: i mobili agevolabili
Per accedere al bonus mobili devono essere rispettate questi due prerequisiti:
I mobili devono essere nuovi. Anche se questo requisito non è indicato nella norma, esso deve intendersi implicito. Questa è la prima puntualizzazione dell’Agenzia delle Entrate nella circolare 29/E/2013.
I mobili non devono essere per forza collegati con l’ambiente ristrutturato: questo significa ad esempio che posso detrarre l’acquisto del letto anche se i lavori di ristrutturazioni sono stati eseguiti solo sul bagno. Ciò che conta ai fini del beneficio fiscale è che l’immobile sia stato comunque oggetto di interventi edilizi.
Bonus mobili 2020: gli elettrodomestici agevolabili
Per quanto riguarda gli elettrodomestici, l’Agenzia oltre a chiarire che anche questi (come i mobili) devono essere nuovi, precisa che:
se muniti di etichetta energetica sono agevolabili solo se hanno classe almeno A+ o almeno A per i forni e le lavasciuga;
se sprovvisti di etichetta energetica in quanto non ancora obbligatoria sono comunque agevolabili.
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