Operativo il tavolo tecnico di contrasto al caporalato
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n. 206 del 3 settembre 2019, diventa operativo il Decreto Interministeriale del 4 luglio 2019, relativo all’organizzazione e funzionamento del tavolo operativo per il contrasto al caporalato e allo sfruttamento del lavoro in agricoltura.
Come indicato all’articolo 1 del richiamato Decreto, il Tavolo tecnico svolgerà le seguenti funzioni:
predisposizione di un Piano triennale per l’individuazione delle linee di intervento;
indirizzo e programmazione delle attività istituzionali finalizzate al contrasto del caporalato e dello sfruttamento in agricoltura;
monitoraggio sull’attuazione degli interventi previsti dal Piano triennale;
monitoraggio sull’attuazione della Legge n. 199/2016;
coordinamento delle azioni intraprese dalle diverse istituzioni attraverso la gestione condivisa degli interventi volti alla prevenzione del fenomeno, ferme restando le competenze delle Forze di polizia e dell’Autorità di pubblica sicurezza;
condivisione delle buone prassi sperimentate a livello locale e la possibile riproduzione in altre realtà territoriali;
condivisione e confronto sulla programmazione dei pertinenti Fondi Europei per il finanziamento di azioni di prevenzione e contrasto al caporalato;
elaborazione di proposte normative relative al contrasto e alla prevenzione del fenomeno;
collaborazione con la Cabina di regia e con le sezioni territoriali della Rete del lavoro agricolo di qualità.
Organizzazione per gruppi di lavoro
Il tavolo operativo è organizzato in 6 gruppi di lavoro (articolo 5):
gruppo 1 – Prevenzione, vigilanza e repressione del fenomeno del caporalato, coordinato dall’INL, ferme restando le competenze delle Forze di polizia e dell’Autorità di pubblica sicurezza;
gruppo 2 – Filiera produttiva agroalimentare, prezzi dei prodotti agricoli, coordinato dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo;
gruppo 3 – lntermediazione tra domanda e offerta di lavoro e valorizzazione del ruolo dei Centri per l’Impiego, coordinato dall’ANPAL;
gruppo 4 – Trasporti, coordinato dalla regione Basilicata;
gruppo 5 – Alloggi e foresterie temporanee, coordinato dall’ANCI;
gruppo 6 – Rete del lavoro agricolo di qualità, coordinato dall’INPS.
Ciascun gruppo di lavoro, nell’ambito della materia di propria competenza, eserciterà il monitoraggio sull’attuazione del Piano triennale di interventi definito dal Tavolo.
Convocazione e funzionamento del Tavolo
Ai sensi dell’articolo 3, il Tavolo opera per tre anni dalla sua costituzione e può essere prorogato per un ulteriore triennio. Il Tavolo si riunisce almeno tre volte all’anno e comunque, in caso di necessità, può esserne chiesta la convocazione su richiesta del presidente o di almeno un terzo dei rappresentanti istituzionali o di uno dei coordinatori dei gruppi di lavoro.
Composizione del Tavolo
Il Tavolo – presieduto dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali o da un suo delegato – è composto da (articolo 2):
un rappresentante del Ministero dell’interno;
un rappresentante del Ministero della giustizia;
un rappresentante del Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo;
un rappresentante del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
un rappresentante dell’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (ANPAL);
un rappresentante dell’Ispettorato nazionale del lavoro (INL);
un rappresentante dell’Istituto nazionale per la previdenza sociale (INPS);
un rappresentante del Comando Carabinieri per la tutela del lavoro;
un rappresentante del Corpo della Guardia di finanza;
un rappresentante delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano;
un rappresentante dell’Associazione nazionale dei comuni italiani (ANCI).
Alle riunioni possono, inoltre, partecipare i rappresentanti dei datori di lavoro e dei lavoratori del settore, nonché delle organizzazioni del Terzo settore.
Fonte: FiscalFocus
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