Raggiunta l’intesa sui navigator
Semaforo verde all’intesa fra regioni e governo sul potenziamento degli oltre 500 Centri per l’impiego pubblici (Cpi), nonché sul ruolo (di «assistenza tecnica») assegnato ai «navigator», i 3 mila «tutor» voluti dal ministero del lavoro per dar fiato all’incrocio fra domanda ed offerta d’occupazione, nel quadro dell’erogazione del reddito di cittadinanza. A poche ore dall’annuncio delle amministrazioni di voler fare ulteriori approfondimenti, perché fossero recepiti correttamente i contenuti dell’accordo raggiunto a marzo, mentre il decreto 4/2019 era ancora all’esame del Parlamento, la nebbia si è presto diradata, nel corso di una riunione tecnico-politica al dicastero di via Veneto. «È stato un lavoro positivo, che ci ha permesso di riaffermare la centralità dei Cpi», sia sul versante infrastrutturale e tecnologico dei Centri, sia «ribadendo il ruolo dei «navigator» come assistenza tecnica a supporto degli operatori» delle strutture pubbliche, è il commento dell’assessore al lavoro della regione Lazio Claudio Di Berardino. Quel che le regioni intendevano scongiurare è «il rischio di un uso improprio» delle 3 mila figure, per le quali non è ancora iniziata selezione, in assenza del bando dell’Anpal, l’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (si veda ItaliaOggi di ieri). «Ci attendiamo» conclude, che «l’avviso di reclutamento dei «navigator» sia pienamente coerente» col testo appena licenziato, «condiviso tra regioni e ministero e che venga approvato alla prossima seduta della Conferenza unificata», già convocata per il 17 aprile.
Fonte:ItaliaOggi
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