Affitto fuori sede: basta una attestazione anche se i contratti sono diversi
Se lo stesso appartamento è concesso in locazione per porzioni a studentesse universitarie con singoli contratti e quest’ultimi sono stipulati contestualmente e presentano tutti lo stesso contenuto economico e normativo è sufficiente un’unica attestazione di rispondenza per il complesso dei contratti. E’ questo in breve quanto chiarito dall’Agenzia delle Entrate nella risposta 105 del 12 dicembre 2018.
Nel documento di prassi, le Entrate hanno ricordato che la legge n. 431 del 9 dicembre 1998 (rubricata “Disciplina delle locazioni e del rilascio degli immobili adibiti ad uso abitativo”) all’articolo 5 stabilisce che “… possono essere stipulati contratti di locazione per soddisfare le esigenze abitative di studenti universitari sulla base dei tipi di contratto di cui all’articolo 4-bis. E’ facoltà dei comuni sede di università o di corsi universitari distaccati, eventualmente d’intesa con comuni limitrofi, promuovere specifici accordi locali per la definizione, sulla base dei criteri stabiliti ai sensi del comma 2 dell’articolo 4, dei canoni di locazione di immobili ad uso abitativo per studenti universitari. ”.
Con il DM 16.1.2017 sono stati stabiliti i criteri generali per la realizzazione degli accordi da definire, in sede locale, per la stipula dei contratti di locazione
- ad uso abitativo a canone concordato
- per studenti universitari.
Gli accordi definiscono, per i contratti non assistiti, le modalità di attestazione, da eseguirsi, sulla base degli elementi oggettivi dichiarati dalle parti contrattuali a cura e con assunzione di responsabilità, da parte di almeno una organizzazione firmataria dell’accordo, della rispondenza del contenuto economico e normativo del contratto all’accordo stesso, anche con riguardo alle agevolazioni fiscali.
Recentemente l’Agenzia delle entrate, con la risoluzione 31/E del 20 aprile 2018, ha affermato che “per i contratti a canone concordato “non assistiti”, l’acquisizione dell’attestazione costituisce elemento necessario ai fini del riconoscimento delle agevolazioni”. Da quanto detto, emerge che per i contratti di locazione a canone concordato stipulati in applicazione di accordi territoriali, che recepiscono il mutato assetto normativo, le parti contrattuali, in ipotesi di contratti “non assistiti”, hanno l’obbligo di acquisire l’attestazione di rispondenza al fine di poter legittimamente godere delle agevolazioni fiscali.
Sulla base di quanto sopra esposto, tenuto conto che tale attestazione si rende obbligatoria al fine di certificare la rispondenza del contenuto economico e normativo del contratto all’accordo stesso, è pertanto necessaria un’attestazione per ogni singolo contratto. Laddove, invece, si tratti dello stesso appartamento concesso in locazione per porzioni a studentesse universitarie con singoli contratti e quest’ultimi siano stipulati contestualmente e presentino tutti lo stesso contenuto economico e normativo è sufficiente un’unica attestazione di rispondenza per il complesso dei contratti.
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